Spett.le Operatore Economico

è stato allegato tra la documentazione pubblicata in piattaforma.

Il Responsabile

Spett.ler Operatore Economico/Ditta/Società

Per mero errore materiale sukl disciplinare è riportato il sub-appalto, ma come previsto nel capitolato  pag 12/18 Art. 29 Divieto di subappalto, 
pertanto non è ammesso il subappalto del servizio.

SI. Possono essere considerate prestazioni secondarie le seguenti: trasporto pasti; pulizia, riassetto dei locali ecc..
Pertanto la mandataria di un raggruppamento temporaneo di imprese di tipo verticale esegue tutte le prestazioni principali.

Il Responsabile S.U.A. – CUC
Arch. Vincenzo paladini


 

Spett.le Operatore economico

1. Sì , il centro cottura di cui all’art. 7.7 del capitolato di gara può essere indicato anche come il centro cui produrre i pasti in situazioni di emergenza.
2. In allegato l’elenco delle attrezzature di proprietà del Comune.
3. Sì, in caso di RTI, è sufficiente che le certificazioni siano possedute dall’impresa mandataria.
4. Questa S.A. ha fissato i termini per la presentazione delle offerte nel pieno rispetto della vigente normativa in materia. Un’eventuale proroga comporterebbe solo ritardi di natura burocratica ed un ulteriore aggravio di spese, ivi comprese quelle di pubblicazione                                                   Il Responsabile

Spett.le Operatore Economico

1. In ogni plesso scolastico c’è un unico turno di somministrazione dei pasti che, per le Scuole dell’Infanzia, ha inizio alle ore 12:00 (circa), per la Scuola Primaria tra le 12:30 e le 13:00.Il numero medio dei pasti presunti nelle rispettive sedi oggetto del servizio, per l’anno scolastico in corso,  è il seguente:
a. Sc. Infanzia via I maggio n. 108 (90 alunni + 18 personale scolastico)
b. Sc. Infanzia via T. Fiore n. 139 (120 alunni + 19 personale scolastico)
c. Sc. Infanzia via Lecce n. 73 (62 alunni + 11 personale scolastico)
d. Sc. Primaria V.Ampolo  n. 108 (91 alunni + 17 personale scolastico)

2. In allegato le planimetrie delle sedi oggetto del servizio.
3. In allegato l’elenco delle attrezzature di proprietà del Comune.
4. Il punto D1.2 non sostituisce il punto E1.3: verrà attribuito il punteggio ad entrambi, con la differenza che, nella sezione “migliorie”, la Commissione terrà conto dell’intero layout e di come l’offerta relativa all’uso di stoviglie durevoli si inserisca nell’intero progetto di adeguamento/miglioramento di ambienti/attrezzature.
5.  Si ritiene poter accordare che la relazione tecnica si componga di max 27 facciate, per quanti sono i criteri di valutazione. Eventuali allegati non saranno considerate alla pari di una relazione illustrativa e non saranno oggetto di valutazione, ma potranno solo avere lo scopo di supportare l’offerta tecnica con immagini.
6. Il costo attualmente riconosciuto per ogni singolo pasto è di € 4,00 (IVA inclusa) per la Scuola Primaria, di € 3,85 (IVA inclusa) per la Scuola dell’Infanzia.
7. In merito alle percentuali di prodotti biologici  indicate quali minime, la percentuale non si intende complessiva ma è riferita ad ogni singolo prodotto. Si rimanda, infatti, a quanto previsto  dal Decreto Interministeriale 18 dicembre 2017, n. 14771: la mensa scolastica, al fine della qualificazione come biologica, è tenuta a rispettare, con riferimento alle materie prime di origine biologica, le seguenti percentuali minime di utilizzo in peso e per singola tipologia di prodotto. Ciò detto, risulta chiaro che il 30% dei latticini dovrà essere bio, così come il 30% della carne  ed il 30% del pesce. Il disciplinare prevede che l'operatore economico possa offrire una percentuale superiore di biologico; tale offerta dovrà fare riferimento alla categoria oggetto di premialità, ad esempio: l'azienda potrà offrire il 50% dei prodotti di cui al punto 1.2: es. latticini, carne e pesce da acquacoltura. L'azienda, per omogeneità di valutazione, non potrà, invece, offrire differenti % per le differenti tipologie, es. il 30% di carne bio e il 50% di latticini. Non si ritiene, pertanto, dover “spacchettare” l’offerta.  
8. In merito al pesce, la % di bio richiesta fa espressamente riferimento al pesce proveniente da acquacoltura. Tuttavia, sembra plausibile valorizzare la % di pesce proveniente da pesca sostenibile, purché il prodotto sia identificato con etichetta MSC per il pescato, considerato che:
a. e varietà di pesce richieste dal SIAN dell’ASL Lecce nelle tabelle dietetiche in vigore sono pescate in mare (merluzzo, platessa, rana pescatrice, etc...);

b. nel DM 10 marzo 2020 CAM si riporta che  […] Sono presunti  conformi  i  prodotti  ittici  di  provenienza  di origine FAO 37 o FAO 27 certificati nell'ambito di uno  schema  sulla pesca  sostenibile  basato  su   un'organizzazione   multistakeholder ampiamente rappresentativa, quale il Marine Stewardship  Council,  […],nonostante a livello europeo solo i prodotti ittici da  acquacoltura biologica hanno l'etichetta di cui al  regolamento (CE) n. 2018/848,
9.  Il criterio B1, pur prevedendo un attribuzione di punteggio sulla scorta della “quantità” offerta,  attiene comunque alla “qualità”  complessiva dell’offerta.
10. Non si ritiene dover “spacchettare” il criterio D.1, in quanto si ritiene che la Commissione possa valutare oggettivamente l’offerta nel suo complesso.
11. Premesso che è facoltà della S.A. stabilire i criteri di valutazione e che, pertanto, i criteri inseriti nel Disciplinare/Bando di gara costituiscono legge speciale, non si ritiene di dover riscrivere il criterio D5. Si chiarisce, comunque, che non ci si riferisce ad un solo prodotto, bensì ai diversi  prodotti biologici che l’operatore economico  intenda offrire, i quali dovrebbero provenire, ci si aspetta, da un’area vicina al luogo di somministrazione (nel caso specifico le scuole di Surbo), indicando il raggio di km così come indicato nel punto D5.

SI PRECISA  altresì che le planimetrie e l’elenco dei materiali è stato pubblicato su questo portale unitamente nella sezione “Allegati” facenti parte della documentazione di gara.
Il Responsabile 

Spett.le Operatore Economico

Si precisa che allo stato attuale, in sintonio con il trend degli scorsi anni, vengono somministrate complessivamente n. 5 diete speciali (tra intolleranze e menù che rispettano altri stili di vita): quelle riferite ad alunni della Scuola dell’infanzia, vengono tutte preparate nelle rispettive cucine, nel rispetto delle norme sulla sicurezza, in quanto alunni distribuiti nelle diverse sedi. Solo le diete speciali somministrate agli alunni della Scuola Primaria vengono veicolate da altro centro cottura, come il resto dei pasti, in quanto la sede non è dotata di proprio centro cottura. Pertanto, è preferibile, nel caso di diete speciali riferite ad alunni della Scuola dell’Infanzia, che la preparazione avvenga in loco, nel rispetto delle norme in materia, per non alterare la “qualità” del pasto che, pur veicolato da centro cottura nel raggio di istanza consentito, non risulterebbe la stessa.

Il Responsabile

Spett.le Operatore Economico

1. Per gli aspetti che attengono l’uso della piattaforma, nello specifico  le modalità di caricamento dell’offerta economica e di eventuali allegati, è disponibile apposito numero per ricevere ogni opportuna assistenza tecnica (TuttoGare)   
2. Per l’assolvimento del bollo, si può provvedere con modello F23 da allegare nella documentazione amministrativa.
3. Non occorre allegare un piano economico a giustificazione del ribasso offerto, trattasi di un refuso, in quanto modello generato dalla piattaforma.